Risonanza Magnetica Articolare

Risonanza Magnetica Articolare

 

CHE COS'È LA RISONANZA MAGNETICA?

La risonanza magnetica è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza radiazioni elettromagnetiche totalmente innocue per l'organismo. Il segnale che si ottiene dalle radiazioni viene elaborato da un computer in grado di visualizzare sullo schermo la corrispondente immagine su vari piani del corpo umano. 

A COSA SERVE?

La risonanza magnetica articolare consente di esaminare nel dettaglio diverse strutture articolari . Viene utilizzata per diagnosticare una grande varietà di condizioni, tra le quali :

  • Sospette alterazioni della  componente ossea
  • Sospette alterazioni della cartilagine
  • Sospette alterazioni dei menischi
  • Sospette alterazioni delle strutture capsulo - legamentose 
  • Presenza versamento articolare

Per essere sottoposto alla risonanza magnetica il paziente deve indossare un camice fornito dal personale e distendersi su un lettino scorrevole che viene posizionato all'interno di un cilindro cavo, aperto a entrambe le estremità, costituito da un potente magnete dentro cui vengono irradiati fasci di onde radio.Durante tutta la durata dell'esame, il paziente dovrà restare fermo e rilassato mentre il lettino scorre avanti e indietro per consentire l'analisi della parte interessata da parte dei macchinari.Poiché l'emissione delle onde radio provoca una serie di rumori forti e secchi, che potrebbero risultare fastidiosi, vengono forniti degli appositi auricolari che il paziente dovrà indossare.La durata della risonanza magnetica varia a seconda delle parti del corpo che devono essere esaminate. Si oscilla fra i 20 minuti necessari per uno studio del cranio, ai 60 minuti necessari per studi più complessi.


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NORME DI PREPARAZIONE

Non occorre alcuna preparazione per fare la RM senza contrasto. Nel caso della risonanza magnetica con contrasto, invece, è necessario il digiuno.


 

Per essere sottoposto alla risonanza magnetica il paziente deve indossare un camice fornito dal personale e distendersi su un lettino scorrevole che viene posizionato all'interno di un cilindro cavo, aperto a entrambe le estremità, costituito da un potente magnete dentro cui vengono irradiati fasci di onde radio.Durante tutta la durata dell'esame, il paziente dovrà restare fermo e rilassato mentre il lettino scorre avanti e indietro per consentire l'analisi della parte interessata da parte dei macchinari.Poiché l'emissione delle onde radio provoca una serie di rumori forti e secchi, che potrebbero risultare fastidiosi, vengono forniti degli appositi auricolari che il paziente dovrà indossare.La durata della risonanza magnetica varia a seconda delle parti del corpo che devono essere esaminate. Si oscilla fra i 20 minuti necessari per uno studio del cranio, ai 60 minuti necessari per studi più complessi.

CONTROINDICAZIONI E RISCHI

La risonanza magnetica è un esame innocuo e indolore che non presenta rischi a patto che vengano rispettati alcune precauzioni. Vediamo, nei dettagli, quali sono.

  • PAZIENTI CON PACEMAKER CARDIACO, NEUROSTIMOLATORI E PROTESI

La risonanza magnetica non può essere effettuata su pazienti portatori dipacemaker cardiaco, di neurostimolatori, di strutture metalliche quali, ad esempio, protesi, viti, valvole cardiache, che siano state inserite nel corpo in seguito a importanti interventi chirurgici. In caso contrario, il campo magnetico potrebbe provocarne lo spostamento in altra sede e/ alterarne il funzionamento.

In presenza di protesi metalliche fisse (anca o ginocchio), di chiodi e viti per frattura o di protesi dentarie, la risonanza magnetica può essere effettuata a seconda di qual è la parte del corpo da esaminare, che deve necessariamente trovarsi lontano dalle protesi che disturbano l'immagine, e dal tipo di materiale di cui è composta la protesi.

  • PAZIENTI CLAUSTROFOBICI

La risonanza magnetica è sconsigliata nel caso in cui il paziente soffra di claustrofobia.

  • PAZIENTI IN STATO DI GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Per le pazienti in stato di gravidanzal'esame è sconsigliato nei primi tre mesi di gestazione e in ogni caso deve essere eseguito solo dietro precisa indicazione specialistica, ad esempio per la valutazione di fratture per cui risulti controindicato l'esame radiografico (bacino).Nei casi in cui per effettuare la risonanza magnetica sia necessario iniettare un mezzo di contrasto, le donne che allattano dovrebbero raccogliere prima dell'esame il latte occorrente per le 24 ore successive alla risonanza.

  • PAZIENTI CHE UTILIZZANO CONTRACCETTIVI INTRAUTERINI (SPIRALE)

Le donne che utilizzano mezzi contraccettivi intrauterini, come la spirale, devono accertarsi, una volta effettuata la risonanza magnetica, che il dispositivo non abbia subito spostamenti sotto l'effetto dei campi magnetici prodotti nel corso dell'esame.

RISCHI DELL'ESAME

Una volta attuate tutte le precauzioni che abbiamo indicato nel paragrafo precedente, l'unico rischio connesso alla risonanza magnetica è costituito dalla possibilità di reazione allergica alla sostanza eventualmente utilizzata come mezzo di contrasto.La reazione allergica può manifestarsi con sintomi lievi (nausea, vomito e prurito). In casi eccezionali possono verificarsi reazioni più gravi, rischio che aumenta se si è affetti da gravi disfunzioni renali, delle quali è sempre consigliabile avvertire il personale.

LA PAURA DI "ESSERE CHIUSI DENTRO"

Capita che ci venga chiesto se, in Auxologico, disponiamo di apparecchiature "aperte" per la Risonanza magnetica.

Non esistono RM completamente aperte (e in realtà non esistono più neppure RM chiuse): la paura di essere chiusi in uno stretto tubo è un retaggio che la Risonanza Magnetica si trascina dalle prime macchine, che risalgono a oltre 20 anni fa. A quei tempi questa apparecchiatura era in effetti costituita da un tunnel stretto e lungo.Oggi tutte le apparecchiature lasciano libere le estremità del paziente, cioè la testa e i piedi, quindi di fatto non sono chiuse.Le macchine cosiddette aperte lasciano libero anche un lato del paziente, in quanto i lati aperti sono tre: testa, un fianco e piedi. Queste macchine però stanno uscendo di produzione perché non permettono di eseguire tutti gli esami e non hanno un alto campo magnetico: ciò influisce negativamente sulla qualità delle immagini. Inoltre il "soffitto" della macchina è cosi basso che i soggetti claustrofobici patiscono ugualmente l'esame e quelli obesi non possono proprio eseguirlo.Sarebbe meglio parlare invece di macchine confortevoli, in cui il paziente è ospitato in un tunnel breve e ampio, come quello della TC, che non è mai stata considerata una indagine claustrofobica.

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